??\\FARE L’AMORE – ESSERE L’AMORE\\??

Tante volte ho riflettuto in questi anni sul senso della corporeità, sul modo di vivere ed esprimere quella affettività che caratterizza l’uomo…; ho deciso di scrivere qualcosa su questo discorso per le ultime vicissitudini nel blog…e anche per rispondere a qualche messaggio ricevuto privatamente.

 

  “non so cos’è il coraggio se prendere o mollare tutto se scegliere la fuga o affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico importante  a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone. Mi danno un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire, getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte e quando passerà il monsone dirò levate l’ancora diritta  avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione”.

 ( jovanotti )

 

parto con questo testo musicato dal grande Jovanotti…perché questo discorso non può essere affrontato se non partendo da un punto chiaro che è la decisione di vita di qualcuno, in questo caso la mia perchè anche io ho fatto un lungo e difficile cammino per affrontare questa realtà, come dice la canzone, difficile da interpretare e bella da esplorare…cercando di capire cosa volesse dire per me, il sentirmi dire da Qualcuno: “Coraggio!”. Sappiamo tutti bene che la sessualità è un aspetto molto influente nella vita di ciascuno, tanto influente che ne orienta anche le stesse scelte; nella nostra società però abbiamo sporcato anche i termini che parlano di questa realtà e sessualità subito si confonde con pornografia e fare l’amore con l’avere rapporti sessuali e basta; ma non è così; ci sono tanti modi di esprimere la propria sessualità, e non si fa l’amore solo col corpo…; nella vita sacerdotale la sessualità non è repressa (e quando lo è che si fanno danni, ma come anche nella vita di coppia) ma orientata in modo diverso…; il mio corpo non è la mia prigione, esso è offerto “in sacrificio” per…; quindi ogni gesto sarà una sorta di fare l’amore, un compiere cioè un atto che viene da questo sacrificio perché le energie della mia sessualità non sono sprecate o represse! Non è certamente un discorso ne tanto meno una realtà facile da vivere…ma è il mio rapporto personale con Gesù che orienta e alimenta questa realtà; tante volte, ma veramente tante, mi sono sentito dire…”ma chi te la fa fare, ma pensaci, sei sprecato, non fare il fesso, cogli questa o quella occasione…etc. etc.” ma loro non capiscono, neanche gli stessi amici vicini a volte, quelli d’infanzia, o la stessa famiglia; rimango io, solo, davanti ad un pezzo di pane, e decido di amare per sempre un ideale! Ma è qui che succede l’inaspettato, sempre: se tolgo Dio dalla mia vita concreta, dal mio modo di vedere, agire, dal mio intimo più profondo, non rimane che un cumulo di speranze disattese, di incapacità, di infelicità; è questo il mistero dell’amore divino in noi, e tanto più dice Paulo Cohelo Dio ci rende partecipi del suo mistero d’amore, tanto più ci sentiamo disorientati e paradossalmente scopriamo che Lui ci vuole felici perché Padre; allora comprendo quanto è vero quello che disse il Papa tempo fa…”fidatevi di Cristo, Egli non toglie nulla, ma dona tutto”; allora questa “pazzia” si trasforma in predilezione, l’amore diventa verità perchè "sprecato", la paura in affidamento…e mi ripeto le parole di San Paolo: “è ormai tempo di svegliarci dal sonno…” che intorpidisce i corpi, rende vani gli sforzi, e degrada l’impegno. È giunto il momento ed è questo, di vincere le disaffezioni, di intensificare il desiderio, di organizzare la speranza perché ogni sacrificio porti frutto e l’amore che “si fa” e si è non venga sprecato mai  e porti frutto di vita eterna. Allora ancora, alzatevi, andiamo! Se Dio ha avuto il coraggio di puntare su uno come me, può puntare ancora di più su uno come te!!! 😉 …e anche il tuo amore di coppia, non sciuparlo, ma “usa” quella scintilla dell’amore di Dio che è in te…siamo immaine e somiglianza o no??!!

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35 Responses to ??\\FARE L’AMORE – ESSERE L’AMORE\\??

  1. Rossella ha detto:

    lascio solo un   breve commento perche\’ so che cio\’ che scrivero\’ sara\’ sicuramente banale rispetto al tuo scritto
    Sono del parere che l \’amore \’\’puro\’\'(per usare una espressione usata da Gesu\’ nel  diario  di S. faustina) \’\’supera \’\’ l\’amore carnale, e secondo me puo\’ capirlo   veramente solo chi ha   sperimentato entrambi!
    ovviamente Dio ha per ognuno di noi un progetto  d\’amore, perche\’ i volti dell\’amore sono tanti…..ad ognnuno il suo!

  2. Rossella ha detto:

    ti  invio una poesia bellissima(nn mia ma di Emily Dickinson !!)
    Amore tu sei alto amore, tu sei alto, e non posso scalarti, ma se fossimo in due, chissà mai, se allenandoci sul Chiborazo ducali, non potremmo alla fine raggiungerti? Amore sei profondo, e non so pavesarti, ma se fossimo in due invece di uno, la barca e il rematore, una suprema estate, chissà se non potremmo toccare il sole? Amore, sei velato E ben pochi ti scorgono – Sorridono, si alterano e balbettano e muoiono. Sarebbe assurda la felicità senza di te A cui dio pose il nome di eternità –

  3. ChIcA ha detto:

    come dici tu il mio commento nn dv mancare mai….
    bhe anke questa vlt hai dato il meglio di te in qst intervento davvero STUPENDO! Se nn sbaglio gia avevamo affrontato questo argomento, parlando dell\’amore visto in diversi aspetti!
    Ciao ciao dumb  tvtttttttb

  4. Fabio ha detto:

    Indirettamente mi hai fornito delle risposte proprio su questo argomento che cercavo..ti ringrazio..che tu possa perseverare in questo cammino che Il signore ti ha indicato!pace e bene..Fabio

  5. Fabio ha detto:

    Indirettamente mi hai fornito delle risposte proprio su questo argomento che cercavo..ti ringrazio..che tu possa perseverare in questo cammino che Il signore ti ha indicato!pace e bene..Fabio

  6. daniele ha detto:

    Ciao Fra, è da tanto che non intervengo sul tuo blog. Visto il tema così delicato a noi giovani e non solo, ho deciso di lasciare la mia insignificante opinione.
     
    "ci sono tanti modi di esprimere la propria sessualità, e non si fa l’amore solo col corpo…"
    questo è vero, e son d\’accordo. però son del parere che bisogna vedere le scelte che ognuno fa.
    una cosa è la scelta del sacerdozio o di consacrare il cuore e il corpo a Cristo, altra cosa è la scelta di trovarsi una/o fidanza/o e decidere un domani di crearsi una famiglia. Sono scelte, che ognuno sceglie liberamente. Anche una coppia può decidere di vivere il fidanzamento nella castità, però non tutte ne sono capaci, anche perchè oggi si arriva al matrimonio sempre più tardi per varie circostanze, e si sa che è proprio l’età della giovinezza che porta più desiderio.
    son d\’accordo quando si dice di non banalizzare la sessualità, ma perchè "impedirla" tra una coppia che si ama?
    anche il "sesso" in una coppia è una forma d\’amore e può servire a rafforzarla.
    Valentia ha scritto " l \’amore \’\’puro" (per usare una espressione usata da Gesu\’ nel  diario  di S. faustina) \’\’superare\’\’ l\’amore carnale, e secondo me può capirlo   veramente solo chi ha   sperimentato entrambi!”.  Forse sta qui il problema come si fa a capire se la Chiesa ci invita a provarne solo uno per un certo periodo della nostra vita?
    Premesso che su alcune cose sono d’accordo con la Chiesa sul vivere la castità, mentre su altre ho ancora dei dubbi che cerco di capire con un confronto costruttivo, sono del parere che se Dio ci ha dato il dono della sessualità, un motivo ci sarà! Penso che non c\’è stato dato solo, per il semplice fatto di procreare.  Se insieme alla sessualità c’è stato donato il "desiderio" un motivo ci sarà.  Se il fare l\’amore deve essere  visto, solo come un fine per procreare allora perchè il "desiderio"? Non sarebbe bastato solo l\’istinto materno e paterno?
     

  7. Rossella ha detto:

           x    danc : con il mio intervento volevo dire 2 cose..
    !1)l\’amore puro supera l\’amore carnale nel senso che e\’disinteressato,e ci rende capaci di affrontare nella vita tante cose anke difficili;
    una forma di amore puro(forse quella x antonomasia )e\’ quella tra un conascrato e Dio…nel senso che il consacrato si sente talmente inondato di amore dal non sentire la mancanza del sesso e di uncompagno/a
    2) l\’ altra forma di amore puro e\’lasciata ai laici  che avvertendo in modo forte l\’amore del Signore decidono di fare un cammino…., magari insieme al proprio partnel..d\’altronde esser menbro della kiesa significa : o essrci al100% o non esserci..ti faccio un esempio…. se sottosrivi un contratto acceti ogni clausola….se non ti piace una clausola…..non firmi! oppure altro esempio..se entri a far parte di una ssociazione leggi lo statuto e decidi….. se esser dentro o fuori..
    dal mio canto..ti posso dire che ho provato entrambi gli  amori……e ti dico che mi fa piu\’ batter il cuore L\’amore di Gesu\’
    tuttavia …non critico nessuno(non sono nessuno x farlo!)  ciao

  8. enea ha detto:

    ciao……….bellissimo questo intervento……….complimenti……..cmq volevo lasciare pure io un commento……..sn sincero……….avrei molte cose da dire, anche un po mie………quindi nn mi va di lasciartelo qui a lettura di tutti………….però su qyuello che tu dici una parte di me è daccordissimo ed in altri punti un po meno………………lo potevo far a meno di lasciarti un commento………ma lo lasciato comunque…….ciao caio……..ti aspetto ancora nel mio  blog……….grazie per il commento dell\’altra volta…….ciauz

  9. FrAnCeScO ha detto:

    E\’ molto bello quanto scrivi (rischio di essere monotona, ma è sempre bello ciò che scrivi!), e come sempre ho aspettato un pochino a commentare.. ho voluto riflettere un po\’. E\’ un discorso molto bello, profondo… l\’amore puro, la castità come senso d\’amore.. tutto stupendo e di grande valore.. ma.. non so come dire, da un po\’ di tempo a questa parte sto iniziando a "cambiare direzione" su questi pensieri, ed obiettivamente sono diventata meno "bigotta" sull\’argomento…
     
    ..ora inizio a ragionare, poi mi riaggancio al tuo discorso…
     
    … credo sia sbagliato "imporre la castità nella coppia", e quindi "spingere la coppia ad attendere il matrimonio" prima di instaurare e praticare un rapporto (tra virgolette) "fisico". Sai Fra, una sera abbiamo totccato questo discorso con il nostro viceparroco, don Simone, e lui spontaneamente ci ha spiegato il perchè su questo "precetto" della Chiesa (non so se posso definirlo proprio così…). In sintesi, a suo dire, durante un fidanzamento, o rapporto di coppia (chiamiamolo come più ci aggrada), le due persone che vivono la relazione sono e restano due entità separate e distinte, "lui è lui", "lei è lei". anche attraverso il rapporto sessuale, le due entità non si uniscono, perchè "lui rimane lui" e, viceversa, "lei rimane lei" ("possiamo dire semmai che si incastrino a livello corporeo, ma nulla di più", cit. don Simone) . Attraverso il sacro vincolo del matrimonio, la situazione cambia, poichè le due entità non sono più distinte e separate come lo erano precedentemente, bensì costituiscono un solo corpo e una sola anima. E\’ in questo momento, nel quale l\’uno appartiene all\’altro e viceversa, si può legittimare il rapporto sessuale, poichè qui troviamo le basi per la costituzione di una vera famiglia in Cristo.
    (il discorso continua, poi, sulla via della contrarietà ecclesiastica sull\’uso dei metodi contraccettivi, sia all\’interno del matrimonio, sia fuori…. ma non continuo a riportare il seguito, non è utile al ragionamento su quanto hai scritto anche tu).
     
    —-> tutto molto bello.. discorso, se vogliamo, "romantico", ma non mi soddisfa, lo dico francamente. Perchè c\’è questa chiusura mentale, su una cosa che è tanto bella!? Ora, non dico che sia lecito vivere una "sessualità dissoluta", bensì sono propensa e concorde verso una "sessualità reaponsabile e serenamente vissuta". Per come la vedo io, l\’atto sessuale va\’ vissuto come una sorta di "DONO di se all\’altro", anzi.. tolgo l\’espressione "una sorta di", e la sostituisco con vero e proprio dono di se all\’altro.
    Tanto moralismo che non capisco e non condivido. Perchè non prenderlo come atto d\’amore?
    alla fine, il matrimonio può diventare una "formalità" (non fraintendere, fra.. io credo PROFONDAMENTE nel matrimonio, e credo davvero nella profondità di questo sacramento): i presupposti si fondano prima, ovvero nel momento in cui la coppia vive la sua "storia". a questo la Chiesa non pensa? Perchè tanto fumo e tanta chiusura? Perchè viverlo come un peccato?
     
    ho paura di essermi persa… 😀 aspetto di sapere che ne pensi…25 ottobre 18.49(http://unastelladanzante.spaces.live.com/)

  10. daniele ha detto:

    x Valentina: son d\’accordo con te quando dici che l\’amore puro supera l\’amore carnale, e aggiungo che una coppia non vive di solo sesso, ma penso anche se c’è stato dato il dono della sessualità un motivo ci sarà, e non penso che sia solo per procreare.
     
    un giorno un sacerdote parlando di questo argomento tra le tante motivazioni mi disse: bisogna vivere la castità nel fidanzamento perchè è in questo periodo che si mettono le basi, si capisce se è vero amore o no. Se un giorno nella coppia viene a mancare il sesso, per varie cause, cosa succede? la coppia scoppia o va avanti rafforzata nell’amore? bene, se la coppia ha vissuto bene la castità saprà affrontare e superare tale difficoltà perchè ha le basi solide e perchè il loro amore non si basa solo sul sesso, ma sul vero amore di donarsi per l’altro/a.
    Discorso che condivido, ma cosa succede se il fidanzamento dura parecchi anni , se si è avanti con l\’età (over 25), oppure per varie cause non si è trovato la persona giusta? uno è destinato alla castità a vita? Non so se davvero questo sia la volontà di Dio.
    ripeto sono per una sessualità responsabile e non svalutata, di fare l\’amore con la persona amata e non con la prima che si incontra magari il sabato sera,  ma penso che una coppia che decide di farlo non deve essere per forza condannata/criticata. E poi, francamente, non so se nel Vangelo o nelle Sacre Scritture si parla se si possono avere o meno rapporti prematrimoniali. Bisogna anche ricordare che la religione, o meglio le sue “regole” , spesso sono fatte dagli uomini, e come tali possono sbagliare o interpretare male le Scritture.

  11. FrAnCeScO ha detto:

    Innanzitutto un saluto a danc…hai ragione era da un pò che nn intervenivi…cm stai? cmq è la volta buona per riprendere no?
     
    per cercare di dare una risposta ripropongo un commento che avevo già lasciato per alcune domande che mi aveva posto tempo fa LAURA; circa i rapporti pre – matrimoniali la Chiesa non ti impone una regola, ma ti propone un cammino e già siamo in una prospettiva diversa; in questo cammino io vivo una relazione personale con Gesù che mi aiuta a vivere e percorrere questo cammino…; ovvio che se io non ho qsta relazione e qualcuno (la Chiesa…clero e laicato) mi viene a dire “tu non devi avere rapporti sessuali prima del matrimonio” io ti mando a farti un giro in bagno e continuerò a fare quello che penso io…; questa è la premessa, altrimenti si discuterà solo di precetti o di regole che poi di fatto non sono tali; SE SI ESCLUDE DIO\\GESU\’ dal discorso, e dal cammino le nostre sole forze non saranno sufficienti e il discorso sarà più difficile da, paradossalmente, razionalizzare!   …Qui è la fede che ha bisogno della ragione:
     
    "Gesù allora disse ai suoi discepoli: “In verità vi dico: difficilmente un ricco (CHE SI INTENDE PER RICCHEZZA?…nn si intendono i soldi…o non solo quelli; ndr.) entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”. A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: “Chi si potrà dunque salvare?”. E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile”.
     
    per quanto duro possa apparire…tutto sommato (dopo averlo studiato) appare abbastanza razionale (perché sembrerà strano ma la teologia è razionale, ossia ragionevole, ha un metodo…è una facoltà di studi…qui è la ragione che ha bisogno della fede…) …; innanzitutto si è sempre inseriti in un discorso di gradualità…se sono fidanzato e ho rapporti e poi voglio decidere di fare un percorso non posso improvvisare dall’oggi al domani…ripeto, è un cammino che si fa insieme come coppia e come comunità…; la Chiesa poggia il matrimonio come sacramento in alcuni principi chiave: la complementarietà dei sessi, l’unitività della coppia e la procreatività…; si chiama peccato che significa rottura ciò che esce fuori, appunto rompe con  questi principi…;  uscendo dal primo caso si ha l’omosessualità e simili (come si è complementari nello stesso sesso?), uscendo dal secondo caso non si ha il matrimonio che sancisce giuridicamente e sacramentalmente l’unità della coppia e si hanno quindi i rapporti pre – matrimoniali (chi mi dice che sono giuridicamente unito a qualcuno? qui rientra il discorso di MANULIBERA – i due saranno una carne sola – ), uscendo dal terzo si parla del discorso del preservativo e della contraccezione in genere (cosa si procrea se qualcosa impedisce il processo di fecondazione?); …questo cammino che la chiesa propone poggia su questi pilastri\\principi che non sempre è facile accettare…ci vuole appunto, fede e ragione…come per tutto, come sempre; ciao ciao

  12. daniele ha detto:

    ciao fra, tutto bene, se tira!
    scusa se ribatto (ma chi mi conosce, sa che a volte son polemico, ma non per il semplice fatto di fare polemica, ma perxhè mi piace capire), si dice che la Chiesa (diciamo fatta da uomini) non impone regole, ma propone un cammino, ma se vogliamo c\’è una sorta di contraddizione di fondo perchè se non si segue il cammino proposto poi si cade nel peccato.
    per quanto riguarda il discorso dei contraccettivi, forse già una volta ne avevamo discusso, quando ti avevo fatto l\’esampio del metodo natuale, che secondo il mio punto di vista è sempre una forma di contraccezione.
    cmq penso che il discorso dei rapporti prematrimoniali e dell\’uso dei contraccettivi sia molto delicato e andrebbe approfondito soprattuto dalle alte gerarchie, perchè ormai i tempi sono cambiati, vedi l\’età del matrimonio, e vedi quanto costa mantenere un figlio dalla nascita  all\’inserimento del mondo del lavoro.
    ciao

  13. Michela ha detto:

    la sessualità è uno degli istinti primordiali che appartengono al regno animale finalizzato alla prosecuzione della specie.
    l\’uomo, che appartiene al regno animale, ha saputo con la sua razionalità "imporsi"sugli istinti e dirigerli verso fini più alti, come l\’unione della coppia… cioè il sesso nel genere umano è diventato l\’atto che unisce due persone e che le rende una coppia, cosa che negli altri animali non accade quasi mai, o raramente.
    che la cosa sia degenerata nel tempo è evidente e oggi spesso il sesso è svalutato al punto di essere solo un atto per dare piacere al proprio corpo…
    ma non per tutti è così, e c\’è anche chi vive il sesso come una donazione della propria anima (non solo del corpo) all\’altro ed è il gesto d\’amore sublime… che avvicina a Dio, perchè il sesso tra due persone che si amano E\’ l\’amore puro… non può esistere un amore impuro, le due parole contrastano… l\’amore è amore e basta!
    Dio è amore e non può non benedire l\’amore e tutte le sue manifestazioni, soprattutto quelle tra due persone le cui menti sono già "sposate", anche se di fatto non lo sono, perchè purtroppo oggi come oggi ci sono impedimenti di natura pratica, come è già stato detto da qualcun altro… Dio sa cosa c\’è nella mente e nel cuore delle persone…  

  14. FrAnCeScO ha detto:

    sono sostanzialmente daccordo col tuo intervento …va benissimo che i tempi sono cambiati e che in mente Dei si è pure sposati…ma rimane un atto di mente…il fatto non è ancora reale…non è ne giuridicamente nè sacramaentalmente esistente nessu matrimonio… è come se mi mettessi a dire messa prima di ricevere l\’ordinazione!bisogna saper affrontare questa situazione  come ogni cosa…per amore appunto… indipendentemente dall\’essere daccordo o meno…

  15. Michela ha detto:

    non sono d\’accordo. il paragone con il celebrare messa non calza perfettamente… per celebrare la messa, che è un sacramento, devi essere sacerdote, mentre il sesso, pur se legittimato solo dal Matrimonio, che è un sacramento, non lo è esso stesso… io credo che la questione sia complessa e non esauribile in poche parole… io non pretendo che la chiesa mi dia il suo benestare, cioè non pretendo che cambi le sue regole per me, ma il mio rapporto diretto con Dio e il mio modo di concepirlo, seppur limitato alla mia condizione umana, mi suggerisce che non c\’è niente di male nel donarsi ad una persona per amore quando si pensa quel legame come definitivo… certo spesso le cose cambiano e del resto anche il matrimonio oggi non dà garanzia di definitività (anche se per la chiesa lo è), ma tu mi insegni che nell\’agire è importante l\’intenzione…
    non devi darmi ragione, è ovvio che non puoi, ma credimi che finchè non provi l\’esperienza di amare una persona e fare l\’amore con lei, non puoi comprendere fino in fondo di cosa sto parlando, come del resto io non potrò mai capire a livello pratico come si possa "orientare la sessualità in modo diverso" nel sacerdozio… cioè posso capirlo in via teorica, ma non realmente… non so se mi sono spiegata bene.
    in ogni caso la questione è molto più complessa di quanto detto nel tuo intervento e in ogni commento e non si può fare altro che esprimere la propria opinione in un senso o nell\’altro senza pretese di verità…

  16. FrAnCeScO ha detto:

    …hai detto bene però…"quando si pensa di amare…" c\’è differenza col dire "quando si ama…"
     
    so bene cosa lascio e so bene che l\’amore di Dio ha le stesse dinamiche dell\’amore umano…anzi che l\’amore umano ha le stesse dinamiche, quando è vero, di quello divino; non puoi credere di vivere pienamente l\’uno senza l\’altro…ti illuderesti soltanto…poi se piace essere illusi….prego, non c\’è problema…

  17. Michela ha detto:

    guarda che è esattamente quello che ho detto, non esistono i "tipi" di amore, esiste l\’Amore che è divino e che ci avvicina a Dio… se rileggi i miei interventi è questo che ho scritto e sono in perfetto accordo con te…
    sul fatto che lasci qualcosa, l\’hai detto tu, non io… io non credo che tu lasci qualcosa, nessuno lascia qualcosa nella sua vita… ognuno di noi fa delle scelte, rinunciando a qualcosa, certo, ma ognuno fa i suoi "bilanci"… ho usato una brutta parola, ma spero tu abbia capito… da questi bilanci si decide la strada, non ce n\’è una giusta e una sbagliata… io ho solo detto che le esperienze bisogna viverle per capirle fino in fondo e io credo di sperimentare ogni giorno l\’amore divino attraverso il mio amore "umano", che per me coincidono… hai ragione, io non penso di amare, io AMO, amo ogni minuto della mia vita… forse avrai ragione tu e mi starò illudendo, questo non lo so, ma non potrei vivere diversamente 

  18. daniele ha detto:

    penso che sono scelte divers. una cosa è consacrare cuore e corpo a Dio, una cosa è decidere di crearsi una famiglia.
    io non critico coloro che decidono di donarsi totamente a Dio, e penso che non si poi impossibile vivere una vita senza sesso. però ben diversa è la situazione per  chi decide di amare una persona, vivere e costruire una vita insieme.
    una cosa è fare l\’amore con il proprio patner, che si ama, e una cosa è fare sesso per un puro piacere. Penso che bisogna distinguere le varie situazioni.
     

  19. Egidio ha detto:

    ciao francesco! non posso che complimentarmi con te per questi interventi questo in particolare mi e piaciuto miltissimo! continua cosi!!! bravo!! passa dal mio blog quando vuoi l invito ovviamente è rivolto a tutti!!

  20. gufetto83 ha detto:

     
    Ciao Francesco, ho dato un\’occhiata al tuo intervento e ho letto alcuni degli ultimi commenti, e ho pensato di scrivere qualcosa anch\’io. Credo che, se è vero – come è vero – che ogni relazione umana è profondamente radicata nel "sessuale" e la sessualità dell\’uomo rappresenta il dinamismo stesso di ogni rapporto, ciò che in definitiva determina, orienta e condiziona la natura stessa delle nostre relazioni, è necessario operare una chiarificazione terminologica e concettuale insieme, e distinguere tra una "sessualità ontologica", fondamento irreversibile della relazione vissuta per l\’essere creato, e la sua "espressione genitale", che è strettamente temporale. Colui che accoglie e vive il celibato, rinuncia all\’"espressione genitale" della sessualità, non a quel dinamismo profondo, radicale, squisitamente umano, che è di natura relazionale, e che è, in in ultima istanza, una tensione continua verso l\’altro per incontrarlo, accoglierlo e donarsi a lui, un attendere l\’altro nella sua propria diversità, e in quella stessa diversità amarlo e assumerlo tutto esistenzialmente. Rinunciando a ciò che, nella relazione interpersonale sessuale, è legato al tempo, esposto alla morte, ambivalente e incompiuto nella sua stessa intensità, il celibe si consacra nel tempo a tutto ciò che può dilatare la sua apertura relazionale. E\’ come affermarsi il più possibile al di fuori del tempo senza impegnarsi nell\’esperienza così ricca, ma così significativamente legata al tempo, del matrimonio. In tutto questo, non c\’è nulla, veramente nulla, che permetta di affermare che il celibato conduca in sè più facilmente a uno stato di perfezione etica o a una santità morale, poichè tutta quest\’ottica di perfezione e di considerazione del celibato come di un\’aggiunta perfettiva all\’esistenza umana e cristiana, risulta piuttosto estranea sia all\’insegnamento biblico, che è sempre dinamico e personalista, sia ai padri dei primi secoli, sia al pensiero teologico (quella sana!). Qualcuno, allora, si chiederà quale sia il senso del celibato. Molto brevemente: il valore essenziale e il significato primo e permanente del celibato consistono nel fatto che esso raffigura e preannuncia la situazione definitiva, escatologica, dell\’uomo giunto al compimento di sè nel mondo dei risorti. Ciò significa che, se la vita laicale e matrimoniale si riferiscono al mondo così com\’è – poichè è questo mondo, con tutti i suoi legami umani e le sue strutture che sarà trasformato – il celibato si riferisce al mondo così come sarà, manifestandone l\’aspetto forse più essenziale e il nuovo tipo di relazioni che vi regnerà. Ogni celibe, in questo senso, vive un ministero profetico. C\’è poi una profonda differenza, sia storica che teologica, tra il celibato dei religiosi e quello dei presbiteri, ma non è questo il contesto più adatto per discuterne.
     
    Nella speranza di non aver confuso ulteriormente le idee a nessuno, ti saluto con affetto e ti auguro una buona settimana…
     
     
    il Gufo sull\’albero

  21. Unknown ha detto:

    Grazie per esser passato. Ti rispondo con la mia forse banale idea della sessualità e dell\’amore. Per me anche nel vvivere una passione ci può essere tanta poesia che fa svanire nel nulla la materialità. Non sorrido maliziosamente quando penso a certe notti trascorse sotto le stelle, ma ripenso più intensamente a ciò che ho provato ascoltando certi respiri e sentendo scorrere brividi infiniti sotto pelle. Quei brividi talmente intensi da tener in vibrazione le corde dell\’anima anche quando un amore tradisce il patto con l\’eternità. Credo che lassù qualcuno abbia deciso di farmi vivere certe sensazioni anche per insegnarmi cosa significhi amare: amare un amico, un compagno o un genitore. E le scelte che ognuno fa alla fine sono tutte dei passi avanti verso la realizzazione di un progetto che quel Qualcuno ha deciso per noi. Anche adesso che provo un po\’ di sconforto mi affido a Lui e guai se un giorno la luce della fede si spegnesse… credo che mi spegnerei anche io. Ti auguro una buona settimana e una buona vita.

  22. Michele ha detto:

    ciao francesco, o dovrei forse meglio dire Don Francesco 🙂
     
    Innanzitutto voglio ringraziarti per la visita nel mio blog, e secondo voglio ringraziarti per tutte queste cose che scrivi.
     
    Prega per questo povero peccatore..
     
    un abbraccio!
     
    Angelus
     

  23. Valentina ha detto:

    Mi ha molto toccato quello che hai scritto, mi ha com-mosso!
    Grazie

  24. Alex ha detto:

    Grazie adesso lo so come funziona l\’amore

  25. Alex ha detto:

    Grazie adesso lo so come funziona l\’amore

  26. Alex ha detto:

    Grazie adesso lo so come funziona l\’amore

  27. mariagrazia ha detto:

    non mi conosci..per caso mi sn trovata nel tuo blog e leggendo un pò sn arrivata a qst intervento…sn d\’accordo e non a certe cose.parli con una ragazza vent\’enne che cerca di sperimentare ogni giorno l\’amore meraviglioso di dio e posso dirti che lo sento vivente e reale,dio è morto per salvarmi e grazie al suo sangue adesso posso chiamarmi sua figliuola in cristo gesù….io mi affido al signore e so che cio ke lui mi dara sara qualcosa di meraviglioso e con la sua volontà mi dara una persona con la quale insieme amare e servire Dio nel igliore dei modi.credo una cosa e lo presa come una promessa dal padre e non mi sembra corretto che per servirlo pienamente devo rinunciare ad un cosi grande sentimento…pace del signore!!!!

  28. Francesca ha detto:

    Sai…leggere queste parole mi ha ancor più convinta di ciò che io sto facendo nella mia vita!!!ti dico grazie vivamente…allora in questo mondo superficilae esiste qualcuno che la pensa come me…ed è pure vicino(io sono di Brindisi!).
    Le tue parole saranno d\’aiuto a tanti ragazzi che come te hanno sperimentato l\’amore di Dio ed ora non vogliono più essere schiavi della realtà materialista che li circonda.Se ti va ne riparliamo….ciao francy.

  29. Vittorio ha detto:

    Grazie per essere passato da me e grazie per questi bei pensieri.
    Dobbiamo avere il coraggio di rischiare nelle nostre scelte! Non semre questo è facile, quasi mai…..ma la fede è fiducia e la fiducia si nutre nei confronti di qualcosa che ancora non si è compiuto…

  30. Mariella ha detto:

    Ciao…Sono sbalordita..hai spiegato mirabilmente la Verità delle verità…
    Il Signore non toglie… dà…CONFERMO…e poi non dimentichiamoci che Lui è AMORE ,ZELO E PASSIONE…
    Grazie.. Che il Signore Dio continui a "plasmarti" per benino….!
            Baci da una pellegrina di Medjugorje!

  31. silvia ha detto:

    Ciao,stavo un po\’ girovagando tra i blog e sono finita sul tuo…mi pare di aver capito che sei un sacerdote…
    Io fino a circa due anni fa ero molto credente,in particolare ero molto devota alla Madonna…non so perchè  lo stia raccontando proprio a te,pure perchè non ci conosciamo affatto…so solo che le tue parole mi hanno molto colpita…
    Cmq tornando al discorso sulla religione,mia nonna mi aveva regalato un piccolo rosario,sai com\’era?Hai presente quelli che hanno solo 10 perle?E da allora facevo il rosario ogni sera…questo l\’ho fatto fino a poco tempo fa,poi ho iniziato ad aprire gli occhi e mi sono accorta di tutte le cose brutte che noi esseri umani siamo costretti a patire,e mi sono chiesta: -Perchè se Dio  tanto buono non interviene?Perchè ci lascia soffrire senza alzare un dito?- e la mia fede è andata via via scemando…fino a diventare proprio minima…
    Ti sarei grata se mi rispondessi sul mio blog all\’ultimo intervento che ho pubblicato…è privato,quindi mi devi mandare la richiesta di autorizzazzione…
    Ciao ciao
     
    PS dimenticavo,sono di Brindisi!E ho anche qualke amico a Nardò!Ciaoooo

  32. Fabi ha detto:

    è bello leggere le parole di un ragazzo così innamorato di Cristo.. graziefabi

  33. silvia ha detto:

    Ehm…speravo che mi rispondessi…cmq non importa perkè sono riuscita a ritrovare la fede grazie a una mia cara amica…
    Pace e bene.

  34. vInCeNs ha detto:

    Ciao, Francesco.Mi presento: sono un giovane cattolico di Trani. Ho trovato molto interessante il tuo blog e spero che la tua iniziativa venga adottata ad altri cristiani, cattolici e non, e principalmente da altri consacrati o presbiteri.Forse mi verrà, come sempre, difficile spiegare ciò che mi porto dentro (ed accade forse perché tendo a razionalizzare moltissimo), ma voglio comunque provarci, poiché ho compreso che è indispensabile farlo per qualunque persona che voglia crescere da uomo e da cristiano.Per quanto mi riguarda ho sempre pensato che nel mondo c\’era qualcosa che non andava, riferendomi alla sessualità, e, grazie alla Chiesa (dopo che per molto tempo ho cercato di rifletterci su da me, dato che non conoscevo ancora il Maestro), ho potuto sempre più avvicinarmi alla Verità, anche in questo campo. Le mie idee sono ferme: sono convinto, sono con la Chiesa e con Dio… ma fino a quanto davvero? Voglio dire innanzitutto che sono sicurissimo sempre che tutto ciò che mi propone la Chiesa è vero ed infallibile (per quanto concerne le verità fondamentali: penso di interpretare correttamente la questione dell\’infallibilità papale e del Magistero dei Vescovi), ma la mia paura… ma non è corretto definirla "paura", forse è meglio dire "problema"… è che penso di contro di ESSERE TROPPO IDEALISTA, DI VIVERE UN IDEALE, di non riuscire a concretizzare davvero, anche se sicuramente nel tempo ho fatto discernimento, molto… ma non ci siamo… non ci siamo perché nella vita relazionale, con gli altri, nella vita concreta, non riesco a seguire quelle che sono LE MIE REGOLE, ispirate al Magistero della Chiesa. Voglio dire che le predico, le annuncio, non vacillo, mi indegno… ma niente… cioè non sono COERENTE. Ma non è per ipocrisia: voglio davvero capire gli altri, mi confronto, cerco di non giudicarli, cerco di mettermi sempre in discussione. Lo ripeto… il problema è il conflitto tra l\’IDEALITA\’ e la REALTA\’. Si possono mettere in ballo il discorso dell\’età, della crescita, del fatto che non siamo perfetti… ma NO, basta con il rilassarsi: ci vuole azione, ci vuole cambiamento! …Forse vorrei dire altro, anzi vorrei interpretare meglio me stesso prima di tutto, ma ti prego di rispondere a questo… almeno per ora.Grazie! Ti saluto!P.S. Ti aggiungo su MSN!

  35. Marta ha detto:

    ciao…per caso sono capitata nel tuo blog e ho letto qualche intervento…spero non ti dispiaccia!non voglio assolutamente discriminarti o altro anzi mi sembri veramente in gamba e molto maturo per i tuoi 26 anni, però non so come mai ma mi sembra difficile riuscire a credere che un sacerdote abbia un blog così bello, così profondo…spero vivamente che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni perchè anche se non ti conosco e magari sono anche una bambina nei miei 16 anni,, riesco a riconoscere tutti i sacrifici che hai fatto e che hanno fatto tutte le altre persone prima di te…allora ti saluto!ciao e in bocca al lupo.
    ps:per caso hai a che fare qualcosa con Nardò?

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