Scatechismo

…titolo quanto mai contraddittorio, che uso per la memoria al caro don Oreste Benzi, ma forse più consono per parlare di fiducia in sé stessi e di intimità con Dio. In questi giorni con diversi amici virtuali e non (l’articolo sul Papa promesso a Skay lo rimando) sto avendo modo di riflettere su quella intimità con Dio e sulla ricerca sconfinata di verità che ci porta ad affrontarla per poterla poi accogliere ed ascoltare nel proprio Io: l’io interiore.

 

L’io interiore è un segreto come Dio e al pari di Dio, si sottrae a ogni concetto che cerchi di prenderlo per  averne il controllo completo. È una vita che non può essere trattenuta e studiata come oggetto, poiché non è “una cosa”. Non lo si può raggiungere e blandire per impedirgli di nascondersi, con un qualche procedimento umano, meditazione compresa. Tutto quello che possiamo fare con una qualche disciplina spirituale è produrre dentro di noi qualcosa del silenzio, dell’umiltà, del distacco, della purezza di cuore e dell’indifferenza che sono necessari se vogliamo che l’io interiore faccia una qualche timida e imprevedibile manifestazione della sua presenza.   (Thomas Merton, in l’esperienza interiore)

 

 

Parole che traggo da questo stesso blog quindi dalla mia vita e che appartengono a questo grande monaco trappista e che mi hanno accompagnato in questi anni di ricerca e lotta con Dio. Viaggio nel cuore del tempo, andata e ritorno. (L. Ligabue) Il viaggio di Dio. E ci salgo anch’io. E, il pensare a detta evangelica (o spero solo per una mala interpretazione di qualcuno di loro) che della mia vita il protagonista non sia stato io o Dio ma il demonio con l’illusione di appartenere alla grande menzogna della Chiesa Cattolica mi da ai nervi. Così come il presupporre arrogante di fare di chi non credente o agnostico un condannato perché tale e “non ha creduto” è fuorviante per sé stessi e per la stessa idea di Dio come Amore.

Allora spazio all’Io interiore. Spazio alla fiducia in sé stessi che accompagna alla Verità senza indottrinamento; senza prendere a calci e senza prendere per orecchie nessuno. Il fare, alla detta di Don Tonino Bello, è mettersi accanto (per me come sacerdote) all’altro per camminare insieme. Senza abusare della fede altrui. Non tutte le prigioni hanno le sbarre. Allora è giusto e sacrosanto permettere in libertà la ricerca di Dio. Da qui possono venire i confronti anche carichi di scontro positivo se vogliamo, ma in libertà.

 “Ai poveri annunziò il Vangelo di salvezza, la libertà ai prigionieri, agli afflitti la gioia” (dal Messale Romano). L’intimità con Dio è quella intimità che ti permette di conoscere di Lui quello che nessun altro forse sa e che appartiene solo a te. E viceversa. Questo poi ti apre alla fede comune. Alla Chiesa. E ti aiuta a fare discernimento. E ti aiuta a rapportarti nella coscienza, sacrario dell’uomo, con Dio e non col proprio Io. Per evitare di crearmi un Dio\Amico a mia immagine e somiglianza. Per evitare che la mia fede diventi anoressica o bulimica. Ad un riflesso in uno specchio o in una pozzanghera d’acqua possiamo dare mille interpretazioni. Ma l’immagine che da origine a quel riflesso in fondo è soltanto una. A quella bisogna puntare.

All’inferno non osa mandarmi nemmeno Dio se non lo voglio io. Nonostante Dio possa avere mille e uno motivi per farlo. Ma rimette la sua giustizia nella mia richiesta di misericordia a Lui. Che come un buon papà accoglie. Che come un buon papà ristabilisce. Che come un buon papà entra in commozione. Che come un buon papà permette, sempre!

“C’è più gioia in cielo per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione”.

Questo è il Dio “catechista”. Indipendente dal mio giudizio. Libero. Amante della vita. Padre. Che mi permette di amarlo e di odiarlo. Che mi permette di cercarlo, trovarlo e cercarlo ancora dopo averlo trovato. La fiducia in me stesso è fede in Dio. E la fede in Dio è ricerca del mio Io.

 

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37 Responses to Scatechismo

  1. Fabi ha detto:

    "Che mi permette di cercarlo, trovarlo e cercarlo ancora dopo averlo trovato."grazie perchè mi hai ricordato che il Signore non mi vuole "arrivata", ma piuttosto in cammino..me lo dimentico spesso ultimamente. un abbraccio e un salutofabi

  2. FrAnCeScO ha detto:

    …grazie a te fabiana. Era da tanto non intervenivi. Come stai?

  3. Fabi ha detto:

    sempre alla ricerca :)il tempo diviso tra studio e oratorio, la mente divisa in robe molto più impegnative XDtutto sommato, bene.tu sei ancora a roma, giusto? spero proceda tutto ok..

  4. skay ha detto:

    Ciao Francesco, voglio solo lasciarti il mio grazie per la tua disponibiità, il tuo impegno e gli sforzi che fai a dare risposte ai nostri perchè, credenti o non siamo tutti in cammino, come giustamente ha scritto Fabiana, cerchiamo delle risposte o delle…….. Verità e tu molto umilmente ma anche con tanto entusiasmo e generosità ti prodighi a dedicarci parte del tuo tempo nonostante i tuoi numerosi impegni…GRAZIE. a presto. Skay, viaggio verso cieli limpidi

  5. Maria ha detto:

    francesco…il tuo spaces è ricco di spunti,riflessioni,…..grazie…ogni tanto passo…e mi arricchisco sempre….con affetto…maria

  6. Lo_PsIcAnAlIsTa_PsIcOpAtIcO ha detto:

    Ma lo sai che quello che scrivi mi dà sempre un senso di rassicurazione?Hai detto una cosa bellissima, sul rapporto dell\’uomo con Dio, sulla ricerca di Dio stesso, che è un po\’ la ricerca di noi stessi…Alla prossima, don!!!

  7. Jole ha detto:

    Il rapporto con Dio è un rapporto personale. Dio che è Tutto per ognuno diventa il suo bisogno realizzato. Ecco perché nel confronto delle esperienze si cresce, perché impari cose di Dio che non conosci. La ricerca di Dio è un tuffo nel buio della inconoscenza, devi osare, spiccare il volo cieco e avere la fiducia che qualcuno dall’altra parte ti afferrerà o quanto meno che non hai nulla da perdere a tentare. Sto parafrasando degli scritti di H. Nowen, che adoro e che è l’autore del libro “l’abbraccio benedicente” di cui riporti l’immagine . Come ricercatori di Dio siamo paragonabili a dei goffi pagliacci (dice lui), che tentano di camminare sul filo dell’acrobata. Non siamo trapezisti dello spirito, ma corriamo i nostri rischi x fede o fiducia in qlcs o qlcn che c’è o potrebbe non esserci. Ma forse vale sempre la pena tentare, come i cercatori d’oro, o come quelli che scandagliano i fondali marini alla ricerca del tesoro perduto ( loro ci credono). I pagliacci sono graditi a Dio , perché forse sono i poveri in spirito di cui parlano le beatitudini ( idea presa da Angelo); non sanno come fare, come arrivare a Dio, arrancano, cadono e si rialzano, ma poi riprendono il cammino. Questo esercizio continuo ti rafforza, fa aumentare la fiducia in se stessi e ti fa dire : ce la posso fare anch’io!

  8. FrAnCeScO ha detto:

    per fabi: sì sn a roma ancora. Tutto bene… a parte i 10 esami che mi aspettano :-(…intanto pregherò per la tua ricerca 🙂

  9. FrAnCeScO ha detto:

    Grande Jole. E\’ un autore che ammiro tanto anche io. Hai letto "il guaritore ferito"? …stupendo!!!!Bè pensare che Gesù predichi la povertà non penso sia proprio preciso. Lavoriamo per togliere la povertà. La povertà di cui parla Gesù è la libertà, il non essere posseduto da nulla. Il fine della Chiesa è la salvezza. Dunque eliminare la povertà non è il fine ma un mezzo per arrivare alla salvezza.

  10. FrAnCeScO ha detto:

    PER SKAy … grazie per le tue parole. Faccio quel che posso. Mi fa piacere condividere con voi. 🙂 …l\’unica cosa che vi chiedo è di pregare anche per me. Per MARIA e PSICOANaLiSTA: …grazie ragazzi. Sn contento che vi piaccia leggere le mie righe. Intervenite più spesso. Fa piacere a me ed anche agli altri amici.

  11. Miriam ha detto:

    La povertà sarebbe un mezzo per arrivare alla salvezza ?Ma non è Gesù la VIA UNICA per arrivare alla salvezza?

  12. Angelo ha detto:

    Dunque eliminare la povertà non è il fine ma un mezzo per arrivare alla salvezza. >>>bene :-))))

  13. Daniela ha detto:

    No Miriam, quello ormai è fuori moda,questa è una teoria nuova ,lascia fare……non t\’impicciare…

  14. Giovy ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=VcA_pOrY3FQ&feature=relatednon saprei trovare parole migliori per esprimere cosa sento quando mi sento amata da lui o quando vorrei dirgli :ti voglio bene Gesu….tantooooooooooo!e\’ una canzone per niente spirituale ma io non so che sprimermi con tutta la mia umanita\’ e so\’ che lui mi ama proprio cosi\’ come sono.Ciao D.Francesco …Gesu\’ e\’ dentro il cuore, negli occhi di chi ci ama e di chi ha bisogno di noi. TVB!

  15. FrAnCeScO ha detto:

    Angelo, cosa ne pensi di questa cosa tu? PER MIRIAM: la salvezza è opera di Cristo, Miriam. Ovvio. E per poterla ottenere la chiesa opera nel sociale. Dunque il sociale non è il fine ma il mezzo. Chiaro ora? Cmq forse hai frainteso… La povertà sarebbe un mezzo per arrivare alla salvezza ?…non è la povertà. Ma eliminare la povertà. Dunque il preoccuparsi del povero come persona e come tale degna di vivere dignitosamente la vita. Daniela… ma perchè devi essere sempre così pungente. Ti mescoli così nell\’ignoranza. Ovvio che la savezza è Cristo… che centra quello che hai scritto?!? Grazie Giovy per la testimonianza. Tvb anch\’io!

  16. Unknown ha detto:

    Grazie don. Post bellissimo. magari per pensare senza pungere per principio contraddittorio ad ogni costo

  17. Daniela ha detto:

    Si chiama sarcasmo <— quella cosa che ti piace tanto—-> tranne quando è rivolto a te direttamenteCmq era una Battuta <—– ignorante come le altre a cui hai riso in abbondanza.Io penso che questo video parli meglio delle parole che posso esprimere io su Gesù http://www.youtube.com/watch?v=9n-VULgQRdA Francesco l\’ipocrisia non mi appartiene quello che penso te lo dico, per lo meno apprezza questo.buonaserata-

  18. skay ha detto:

    Ciao Francesco, ti lascio una mia riflessione: siamo tutti "figliuol prodigo" semplicemente perchè questi sono i tempi della "Misericordia"….non del Giudizio, (come qualcuno erroneamente predica, condannandoci tutti all\’inferno!) Guai se non fosse così, chi si salverebbe? Invece la salvezza è un\’opportunità aperta a TUTTI un cammino, un viaggio personale verso la ricerca della VERITA\’ -DIO per credenti e non, per il cattolico è Gesù, il suo Vangelo, che tiene conto delle nostre fragilità umane, delle nostre cadute, i nostri rinnnegamenti, e ci fa rialzare con la misericordia non il GIUDIZIO! ma anche per il non credente è sempre Gesù la Verità! Che gli è accanto con pazienza e attesa amorevole concedendogli quell\’opportunità di ricerca della VERITA- DIO che può durare anche tutta la vita……….Altrimenti che senso avrebbe la REDENZIONE operata da Gesù?Che alcuni sono "perdonati prima" (S.Teresa di Lisieux) e che avrebbero già in tasca il biglietto di prima classe-volo diretto per la salvezza?, Mentre gli altri ? No nessuno di noi è "perdonato prima", NESSUNO! Ognuno di noi è in cammino, avendo tutte le opportunità e gli "strumenti", Vangelo e testimonianze per poter decidere in piena libertà di essere con Dio o contro Dio, ognuno di noi ha tutto il tempo necessario per ravvedersi dopo le cadute……..e non è mai solo Dio è sempre accanto a noi come un PAPA\’ amorevole anche se a volte sembra che si nasconda, non possiamo "percepirlo" perchè il nostro cuore è indurito…..perchè la ricerca della VERITA\’ è "una partita che si gioca con il cuore". Ciao

  19. Jole ha detto:

    Francesco e Miriammi avete frainteso, non ho mai detto che Gesù predicava la povertà, anzi da Giovy ho specificato che Gesù non era meno contro la ricchezza ma contro l\’avidità. Io stavo parlando della povertà spirituale, di chi sente il bisogno di Dio

  20. FrAnCeScO ha detto:

    no no jole io ho capito cosa intendevi. Bell\’intervento prima il tuo. Hai letto "il guaritore ferito"?…dani… certo apprezzo… ma su certe cose sull\’intimità della fede meglio essere prudenti che dici?buonaserata anche a te. Vado a prendere una bella granita anche per voi …meglio di una camomilla co sto caldo no daniela?grazie elvis

  21. FrAnCeScO ha detto:

    grazie anche a te skay per la tua profondità.

  22. Jole ha detto:

    Fràno non l\’ho letto ma me lo segno 😉

  23. FrAnCeScO ha detto:

    …fidati, stupendo.

  24. Miriam ha detto:

    Bhè..l\’importante ( come dico sempre) è essere chiari!Condividiamo che non ci sia nulla che possiamo fare con le nostre forze per MERITARE in qualsiasi modo la SALVEZZA ma che essa possiamo riceverla solo per GRAZIA.Lo sforzo di eliminare la POVERTA\’ è allora solo il RISULTATO di una vita vita completamente cambiata dal meraviglioso AMORE della GRAZIA di DIO , che si sforza di mostrare agli altri giorno per giorno ciò che ha ricevuto in DONO e che vuole condividere in maniera gratuita e senza ricevere nulla, ma proprio nulla in cambio.

  25. skay ha detto:

    …..nel tuo bellissimo post scrivi: "la fiducia in me stesso è fede in DIO"….dobbiamo fidarci di noi stessi quindi non aver paura ad aprire quella porta, la porta sulla LUCE, non aver paura di conoscere, indagare, di cercare, ma con umiltà, fidarci di noi, del nostro istinto che non sbaglia e cercare quella persona che "camminando con noi" ci aiuti ad aprire quella porta ,DIO, a non restare sulla soglia ma entrare definitivamente nella Luce attravero la sua testimonianza, ma occorre avvicinarsi a quella porta con l\’umiltà, con il cuore puro e curioso di un bambino.

  26. skay ha detto:

    .ciao Francesco, il tuo post mi porta a molte riflessioni, ad esempio……….la salvezza si ottiene con la Grazia (Redezione)……….ma la GRAZIA la si può perdere in un attimo………anche dopo anni di "santità", di condotta irreprensibile osservando i comandamenti del Signore………Ecco perchè questi sono gli anni della Misericordia, durante i quali siamo tutti in cammino e dopo le cadute, "figliuli prodighi" e non possono essere gli anni del GIUDIZIO, che avverrà "dopo", quando avremo concluso il nostro cammino terreno. Questo perchè Dio vuole che "nessun uomo perisca" ma che tutti si salvino.

  27. FrAnCeScO ha detto:

    PER MIRIAM: …certo, l\’importante è essere chiari. Su questo punto concordiamo. Riceviamo la salvezza per grazia. Però qui si inserisce la dottrina cattolica dei meriti (contestata da Lutero). Il vedere Dio è legato all\’amore perchè chi ama desidera vedere; E il paradiso si designa così… vedere Dio che ci attrae. Ora, cosiderato che "giustizia e diritto sono la base sel suo trono" (vedi salmo) non è secondo ragione ritenere che la vita terrena (le opere) non siano importanti per la vita ultraterrena. Dio gratifica meritoriamente il bene che si è fatti e non è indifferente sulla Terra insomma essere come Madre Teresa di Calcutta o come un pluriomidica indisposto alla conversione. No? …qui invece come è la vostra posizione? …grazie skay… il tuo commento si inserisce pienamente nel discorso grazia e meriti. Un abbraccio

  28. Miriam ha detto:

    Concordo Francesco……ma le opere non sono la base, sono una cosa necessaria a completare un insieme. A tal scopo ti consiglio la visione di questo video, forse comprenderai meglio cosa intendo: http://www.youtube.com/watch?v=a6YAf1L0oz0&eurl=http%3A%2F%2Fbethelgiovani%2Ewordpress%2Ecom%2F&feature=player_embeddedOvvio che chi compie del bene abba dei meriti davanti a Dio e che venga giudicato per questo xkè dio è AMORE e GIUSTIZIA PERFETTA ….ma solo con le nostre opere non possiamo meritare nulla di + di un buon giudizio….la Bibbia ci parla così: 14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18 Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19 Tu credi che c\’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20 Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? …. vi consiglio di continuare la lettura che è in Giacomo 2….Questa è la mia opinione.

  29. Angelo ha detto:

    Dunque eliminare la povertà non è il fine ma un mezzo per arrivare alla salvezza>>>>penso che sia una cosa giusta ma allo stesso tempo mi sale alla mente l\’immagine di S. francesco che si è fatto, da ricco che era, povero…perchè? ed un altra domanda che mi sovviene fino a che punto si è poveri e fino a che punto si è ricchi? uno che cammina con un buco nelle scarpe dove tutti hanno i buchi nelle scarpe è veramente povero?

  30. FrAnCeScO ha detto:

    interessantissime le tue domande angelo. E\’ un discorso molto articolato che cercherò di sintetizzare qto più possibile. Perchè Francesco si fa povero? Ora, dovessimo stare ad una interpretazione letterale della Sacra Scrittura (prendi il passo del giovane ricco) nessun ricco (di beni) potrebbe salvarsi. Qsto entrerebbe in contraddizione col principio sopra esposto. La ricchezza di cui parla Gesù è onnicomprensiva. Vale per i beni e vale per se stessi. Come vale per il creato. Francesco incarna perfettamente questo discorso. Vive tutto come dono e legge la "religione naturale" (le cose create che rimandano al creatore) come riflessione sulla "religione rivelata". Pensa per esempio al cantico delle creature. Il principio che muove francesco a farsi povero (perchè da agli altri allora i suoi beni? Farebbe ricco qualcun altro altrimenti e lo condannerebbe all\’inferno salvandosi lui…egoista altrimenti no!?!?) è la compassione. Cioè la predisposizione a condividere la realtà del povero. Il passaggio dal fare all\’essere. Il bene. E condivere con un povero -ieri- era non possedere nulla. Oggi che un francescano non abbia scarpe per esempio piò richiamare ad un segno (ed è un bene) ma non è condivisione in senso stretto perchè oggi i poveri hanno le scarpe. Francesco allora decide di non possedere per condividere; ma soprattutto, ed è qui la sua grandezza che lo rende "l\’alter Christus" per eccellenza, è il rinunciare anche a se stesso. Come Cristo il quale "pur essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso facendosi abbediente fino alla morte e alla morte di croce…" (cfr Fil )Il discorso quindi per tornare ai beni è relativo… in quanto posso non avere oggettivamente nulla di materiale ma essere posseduto dal mio orgoglio, dal mio io, o dal mio prossimo. Come posso avere tanti beni (vedi la storia di alcuni santi re tipo Elisabetta d\’Ungheria -patrona del terzo ordine francescano, appunto- San Ferdinando -altro francescano- etc etc) e non essere posseduto\\dipendente da questi. Il giovane ricco del vangelo allora va via rattristato "perchè aveva molti beni" …ma questi beni non si riduco al materiale. Qui si inserisce anche il tema vocazionale. Cioè… nel mio caso per esempio, come sacerdote, per seguire il Signore devo essere cosciente di sapere e volere di dover rinunciare ai beni (per esempio moglie… – in quanto cosa buona) per amore di Dio. Idem per il matrimonio. Rinuncio al "bene" di un\’altra donna per amore chi colei che ho scelto. Ti riporto il passo del giovane ricco: Ho trovato anche un buon comemnto alla pagine del Vangelo in questione; ti lascio il link: http://www.paroledivita.it/upload/2008/articolo5_17.asp"Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com\’è difficile entrare nel regno di Dio! E\’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio». Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c\’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.»"Che ne pensi di queste cose? miriam, mi interesserebbe sapere anche il tuo punto di vista evangelico il che credo si ricolleghi anche al nostro discorso su fede e opere.

  31. gioba ha detto:

    se posso intromettermi,mi faccio sempre domande semplici e con la stessa semplicità le rivolgo a voi:parliamo di povertà,abbandono dei beni quando il bene non è solo quello materiale……,allora mi chiedo:se un giovane è ricco di beni personali,come carisma,gentilezza,garbo………quelli come sono scindibili?inoltre mi piace molto la spiegazione del mancato matrimonio per chi ha la vocazione…….

  32. Unknown ha detto:

    ciao a tutti… probabilmente non ci sentiremo per un po\’….ricordatemi nella preghiera

  33. Lo_PsIcAnAlIsTa_PsIcOpAtIcO ha detto:

    Ma quando arriva un nuovo intervento?????:-)

  34. Michele ha detto:

    ciao don Francesco!molto belli i tuoi interventi, come sempre! E molto bella la spiegazione della povertà! ;)un abbraccioAngelus

  35. martha-ioenna ha detto:

    non rigettare, o figlio mio, la disciplina di DIo: e non aborrire la sua ripr\’ensione , 12 : perche DIo riprende colui che ama, come fa il padre col figlio di cui si compiace. proverbi 3: 11, 12…………buona giornata francesco…….alla prossima….

  36. BRIGIDA ha detto:

    Ciao Francesco,è bello vedere,o meglio capire quanta gioia hai in te x la scelta fatta,splendi di una gran luce….ciao Bri

  37. Valentina ha detto:

    ehila DON FRA..madò da qnto tempo non entravo nel tuo blog..infatti nn mi trovo più 🙂 prima ci entravo spesso..ora raramente..cmq ti mando un saluto..spero di vederti presto..kiss

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