Cardiofitness – se anche Dio sudasse

 

…è da un po’ di giorni che sono in ritardo nell’aggiornare questo blog e nel riflettere su quale tema discutere con voi ho pensato bene di lasciarmi suggerire dalla nostra amica zel qualcosa di interessante. Ma se Dio fosse imperfetto?!? O non onnisciente, diceva zel, in quanto se sapeva già come andava a finire la storia perché l’ha creata così? Per esempio: se già era a conoscenza che Hitler avrebbe fatto quello che ha fatto perché non ne ha modificato il vissuto? Nel frattempo ricevo in forma privata questa mail che pubblico in parte con l’autorizzazione di chi l’ha inviata per iniziare a discutere della cosa.

 

Ciao Francesco… belle le tue riflessioni (…) Mi piace l’argomento, mi faccio le stesse domande…

Ho trovato le mie risposte, se ti interessa… beh, ti dirò lo stesso…

Ti rispondo con un’altra domanda?

Ma tu non hai mai pensato di essere tu Dio? Io sì! Però siamo delle scintille divine, mortali!

Quindi penso che Dio sia imperfetto, e a questo Dio cattolico non ci credo proprio, perchè quelli sono imperatori, non interessati in delegare potere, tanto meno scentifico, cmq…

Tuo blog è pubblico, se non ti disturbo, vorrei leggere ogni tanto quello che scrive.

Un abbraccio!

 

Da quando l’eternità ha scelto il suo tempo e per la storia e in modo particolare per me non posso non essere testimone dell’onnipotenza di Dio. In fondo chi ha mandato la mail ha ragione siamo delle scintille divine “io ho detto: voi siete dei” (salmo 81) e San Paolo aggiungere “Tutto posso in Colui che mi da la forza” …e, lo stesso Gesù quando guarisce più che auto compiacersi usa sempre queste parole “la tua fede ti ha salvato”.

Dio non è limitato nella sua onnipotenza… chiede solo collaborazione ed accettazione nell’esprimerla. Egli tutto può. Parla e tutto è fatto (Salmo 33) creando tutto dal nulla, l’essere dal non-essere, Dio si rivela come onnipotente, bene infinito, che si diffonde. Colui che è, si dona chiamando all’esistenza al di fuori di sè il cosmo visibile e invisibile: gli esseri creati.

A questi fa dono di sé perché creati a sua immagine e somiglianza. Quindi se ci ha creati a immagine di sé ci ha creati liberi. La libertà allora non è il paradosso della sua onnipotenza ma anzi ne è il segno. Che onnipotenza è quella di chi costringe qualcuno a fare qualcosa? Non è più onnipotenza, ma tirannia. E chi vorrebbe un Dio così…?!? Questo anzi sarebbe il segno della non onnipotenza perché sembrerebbe quasi che Egli non sia capace se non con la forza di ottenere l’obbedienza dai suoi figli. Allora è nella libertà la sua onnipotenza. E qui è la risposta al male e all’inferno: se Dio è amore ed è onnipotente perché l’inferno? L’inferno è scelta personale la cui onnipotenza per la libertà ne è segno. Dio è onnipotente proprio perché non mi costringe ad amarlo. Né qui, ne lì. Un prefazio della messa dice:  «È veramente giusto renderti grazie, Padre santo, Dio di bontà infinita. Tu continui a chiamare i peccatori a rinnovarsi nel tuo Spirito e manifesti la tua onnipotenza soprattutto nella grazia del perdono. Molte volte gli uomini hanno infranto la tua alleanza, e tu invece di abbandonarli hai stretto con loro un vincolo nuovo per mezzo di Gesù, tuo Figlio e nostro redentore: un vincolo così saldo che nulla potrà mai spezzare. Anche a noi offri un tempo di riconciliazione e di pace, perché affidandoci unicamente alla tua misericordia ritroviamo la via del ritorno a te, e aprendoci all’azione dello Spirito Santo viviamo in Cristo la vita nuova, nella lode perenne del tuo nome e nel servizio dei fratelli». [ Prefazio della preghiera eucaristica della Riconciliazione I ]

…in fondo è davvero così. Chi ne fa esperienza ne può essere testimone. Quando Gesù moltiplica i 5 pani e i 2 pesci prima di farlo dice ai discepoli “portatemeli qua”. Poteva non farseli portare. Essendo onnipotente poteva moltiplicare dal nulla. Ma gli occorreva quel poco, quel niente per farlo. Quasi a dire che per mostrare al mondo la sua onnipotenza ha bisogno di ciascuno di noi. Per concludere credo possa tornare utile il titolo di questo blog – al cui articolo di spiegazione rimando:  http://faventisundae.spaces.live.com/blog/cns!8834C55786138ABD!1947.entry

                                                 “Fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale”

 

Già, la sua onnipotenza ci abita e si muove attraverso le nostre mani e i nostri piedi. Parla attraverso la nostra voce. Pulsa attraverso i nostri cuori. Per essendo altro da me si fa in me e cammina con me. E quante volte si incontra Dio nello sguardo di una persona amica. Si dice “mistero della fede” ma il mistero non è qualcosa che non conosco o non capisco ma semplicemente  realtà abitata da Dio. E il mondo, questo mondo, è nostro ed è un segno della sua onnipotenza perché abitato dall’amore. In fondo potevano esistere poche specie di piante e fiori e tutto poteva essere in bianco e nero. Ma una volontà, la stessa volontà che ho io quando decido di mettere ordine nella mia stanza altrimenti è un gran casino, ha voluto attraverso la bellezza ricondurci al mistero. Un amore pronto a sudare. Il resto è silenzio. Credo nel rumore di chi sa tacere.

  

 

 

…video di "un amore pronto a sudare" e "almeno credo" di LIgabue.

…uno scorcio della bellezza e della onnipotenza di Dio: Porto selavaggio (Nardò)

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31 Responses to Cardiofitness – se anche Dio sudasse

  1. Angelo ha detto:

    >>Ma se Dio fosse imperfetto?!? O non onnisciente>>Bella domanda e se in effetti fossimo un esperimento che gli è sfuggito di mano visti i risultati ottenuti non propriamente brillanti?Oppure potremmo essere il risultato di un gioco di un dio bimbo, che stanco dei suoi giocattoli ci ha abbandonato in questa mega cesta chiamata universo? mi sento un pò costruzioni lego in questo momento.

  2. skay ha detto:

    CIAO DON FRANCESCO, lieta di risentirti ,sei tornato alla grande, con un post difficile……..io vorrei partire dalla domanda di Zel: "Ma se Dio fosse imperfetto?!? O non onnisciente, diceva zel, in quanto se sapeva già come andava a finire la storia perché l’ha creata così? Per esempio: se già era a conoscenza che Hitler avrebbe fatto quello che ha fatto perché non ne ha modificato il vissuto?" Vorrei risponderi come mi suggerisce il cuore: perchè ognuno di noi, ogni individuo intraprende, anzi deve intraprendere alla nascita, "una partita" ,la partita per eccellenza con DIO, a questa o si vince (vita eterna) o si perde (inferno),per cui è necessario nascere e vivere…… il periodo che ci è concesso di vivere su questa terra, la cosa più importante è come viverla questa vita, cioè il nostro rapporto con LUI:, amarlo; qualcuno potrebbe dirmi che DIO si nasconde, tace,non interviene,no non è così..EGLI cerca ogni cuore lasciandolo libero di rispondere o no alla sua chiamata (libero arbitrio). Ma per portare a termine questa famosa partita è necessario che la vita personale di ognuno di noi si "cosumi" tra gioie e dolori, soprattutto il dolore, incomprensibile a tutti noi, successi e fallimenti, così come è necessario il "consumarsi" dei secoli. Ognuno di noi è unico davanti a DIO ed ha "l\’ esclusiva" delle sue attenzioni e del suo amore anche se siamo miliardi e miliardi d\’individui,anche se LUI apparentemente sembra che taccia, ma DEVE tacere altrimenti la "partita" potrebbe essere influenzata…….(Giustizia).

  3. FrAnCeScO ha detto:

    CIAO ANGELO E CIAO SKAY …felice anche io di ritrovrci a discutere insieme nel mio blog. ma DEVE tacere altrimenti la "partita" potrebbe essere influenzata…….(Giustizia)….con qsta espressione di SKAY mi collego ad angelo. Devo dire che il tuo commento mi ha fatto sorridere. Quello che dici tu e quello che dice skay fanno un pò da sintesi. Cioè noi è come se fossimo dei flauti. Il soffio è quello di Dio. Ottimo strumento il flauto, bello, buon suono, ma se nn ci soffio dentro non realizza pienamente il suo scopo. Non è fatto SOLO per essere un bel sopramobile. Noi siamo così… non siamo creati solo per "vivere allo sbaraglio" ma c\’è un progetto. Per dirla alla lego per usare il tuo simpatico paragone :-)) il risultato è sempre una bella costruzione opera del lavoro e del progetto di chi la maneggia. Con una differenza sostanziale però l\’uomo è capace di intendere di volere e questo fa la differenza non solo con le cose inanimate ma anche con quelle animate. La ragione è dell\’uomo. Gli è caratteristica peculiare. Se io schiaccio la coda ad un cane questo per natura\\istinto si gira e abbaia e morde. Se schiaccio il piede ad un uomo questo o si gira emi da uno schiaffo oppure ignora l\’accaduto (cosa improbabile per un cane) …dunque io sono quello che scelgo. \’notte e tutti.

  4. skay ha detto:

    Grazie Francesco!,volevo completare un pò quello che mi suggerisce il cuore: Hitler doveva fare Hitler, i martiri…i martiri…ecc ecc., come dici tu "dunque io sono quello che scelgo", ……..".uomo capace d\’intendere e di volere": qui si gioca la partita: tira fuori dal tuo cuore quello che sei uomo!!!Non rivestirti di una santità apparente che potrebbe ingannare solo il "mondo" ma non DIO che scruta le profondità del tuo cuore…….perchè la posta in gioco della partita è alta altissima: Vita eterna o salvezza eterna. Ciao Francesco e buon 1° maggio

  5. Zel ha detto:

    L\’esempio di hitler è proprio sbagliato… la questione è:1) dio un giorno, mentre si annoiava (la romanzo un po\’!!!) iniziò a immaginarsi qualcosa da fare2) gli venne in mente: "Facciamo degli angeli, un universo, un mondo e degli esseri umani!!!"3) essendo onnisciente, appena immaginò ua cosa simile, seppe che se l\’avesse creata nell\’identico modo in cui se l\’era immaginata che Lucifero lo avrebbe tradito e avrebbe corrotto l\’uomo, distruggendo tutto.Da qui evinciamo che: SAPENDO che se avesse creato lucifero in quel determinato modo, e sapendo che, in seguito a ciò eva avrebbe peccato, condannando lìumanità, dio creò cmq in quell\’esatto modo sia gli angeli che il mondo (per poi "recitare" con eva la storia della proibizione: sapeva già che avrebbe mangiato la mela nonostante le minacce….).E\’ questo il punto

  6. Zel ha detto:

    (prima di Lucifero non va il che… scusate)PS: CIAO DON!!!!!!!!!!!!!!!! A quando su Msn?!?!

  7. Valentina ha detto:

    ma sbaglio o è dove siamo andati a far pasquetta 3 anni fà?? xkè ho la foto uguale 🙂 sempre ad elogiare la tua nardò eh…nn cambi mai..eh vabè se no nn saresti don francesco..etc.. 🙂

  8. Giovy ha detto:

    x ZelSinceramente penso che arriveremo alla fine della vita e non avremo trovato la risposta a questa domanda e la nostra intelligenza verra\’ umiliata da questo fallimento, questo perche\’ la fede in un Dio d\’amore non si trova in nessun libro teologico, in nessuna scienza, la fede sta nel cuore ed e\’ solo li che si possono trovare le risposte.X don Francesco <<se Dio è amore ed è onnipotente perché l’inferno? >>E\’ veramente una bella domanda, dove hai dato una esauriente spiegazione ….e\’ vero don Francesco, Dio non e\’ quel giudice spietato che ci insegue col forchettone per ogni nostro errore (come ci vogliono far credere alcuni )ma e\’ un Dio d\’amore e ci giudichera\’ sull\’amore!Ti abbraccio forte!

  9. FrAnCeScO ha detto:

    PER ZEL: …pardon il ritardo…Da qui evinciamo che: SAPENDO che se avesse creato lucifero in quel determinato modo, e sapendo che, in seguito a ciò eva avrebbe peccato, condannando lìumanità, dio creò cmq in quell\’esatto modo sia gli angeli che il mondo (per poi "recitare" con eva la storia della proibizione: sapeva già che avrebbe mangiato la mela nonostante le minacce….).E\’ questo il punto…il problema zel rimane la liberta\’ …questo mondo e\’ nelle nostre mani… se Dio e\’ Padre e genera la vita questa e\’ dono nelle nostre mani e ne dobbiamo fare i conti. L\’onniscenza di Dio nn e\’ un tappabuchi del male. Dio agisce come ogni buon padre nella discrezione per permettere la liberta\’ di coscienza. Un buon papa\’ orienta il figlio ad una scelta ma non gliela impone. se sbaglia altrimenti la colpa e\’ del papa\’. Se un figlio mentre gioca in casa inciampa e si spacca la testa al mobile la colpa non e\’ del papa\’ che ha comprato il mobile ed ha deciso di metterlo proprio li\’. Lo scopo del mobile non era quello di far spaccare la testa ad un figlio. No? …circa la questione "stipendio preti" …parlerei meglio di sostentamento. L\’otto per mille e\’ un contributo che i cristiani e chi vuole fa per sostentare la sua comunita\’ cristiana. Come prete si percepisce relativamente poco al mese… vivendo a roma poi arrivare a fine mese e\’ tragica …sulla questione percentuale di divisione dell\’8 per milla funziona cosi: 1) …(la percentuale e\’ approssimativa)… il 60 per cento va al sostemento clero e alle opere ecclesiali (restauri, costruzioni, oratori, etc etc) perche\’ nella chiesa oltre al sovvenire per i sacerdoti e alla sopraintendenza per le opere non ci sono altre forme di finanziamento.2) …il 40 per cento va alla carita\’ perche\’ nella chiesa ci sono molte altre e varie forme di sostegno e sovvenzionamento per la carita\’ …caritas, opera san vincenzo, fate bene fratelli, le varie missioni, propaganda fide, etc etc… e quindi coprono l\’altro restante 60 per cento. PER GIOVY: idem per l\’inferrno… Se io dio non lo voglio in questa vita come puo\’ Lui nell\’altra costringermi a vivere con Lui?

  10. FrAnCeScO ha detto:

    …per zel… su msn provero\’ ad entrare una di queste sere… ci aggiorniamo anche li… un abbraccio

  11. skay ha detto:

    Ops, Ho fatto un\’errore nel primo intervento: Correggo:" Salvezza eterna o dannazione eterna!…corretto

  12. Zel ha detto:

    Don:1) per quanto riguarda la questione dell\’omniscienza: il tuo esempio però si basa su un padre che ha già un figlio. Il punto è che Dio si è immaginato il mondo PRIMA DI CREARLO e nell\’esatto momento in cui lo ha immaginato, quindi PRIMA DI CREARLO, sapeva che IN QUEL MODO avrebbe causato male… il problema è A PRIORI, non a posteriori (quindi PRIMA della Creazione, non DOPO). Stando al tuo discorso Dio si sarebbe immaginato un mondo che sapeva sarebbe andato già a rotoli e lo ha creato cmq perchè o non aveva voglia di cambiare progetti o VOLEVA che la sua FUTURA creazione passasse e vivesse tutto questo.2) per lo stipendio: l\’otto per mille c\’è solo in italia… la mia domanda era: la conferenza episcopale di ogni stato decide autonomamente come sostenere i preti (e quindi alcune danno uno stipendio fisso al mese, altre lasciano il sostentamento a cose come donazioni ecc…) o è il vaticano a fissare il modo con cui far vivere i preti? Del tipo decidere che tutti, nel mondo, prendano almeno 500 euro e poi integrino con altri sistemi di guadagno come l\’8 per mille italiano, le donazioni in francia ecc?!

  13. Jole ha detto:

    Ciao a tutti!Dio è onnipotente ma come dice David maria Turoldo "il dramma di Dio è l\’uomo". Dio è Amore, e quando l\’amore è perfetto non chiede per se, dona soltanto. L?amore perfetto può arrivare a concepire lamorte, come nel caso di Gesù. L?amore perfetto non si impone e lascia la libertà di scelta, ed è proprio per questo che scegliere di amare Dio diventa liberante. Sopratutto L\’AMORE PERFETTO DIVENTA IL LIMITE DELL\’ONNIPOTENZA. Se amo non impongo quello che potrei imporre pur avendone la facoltà. Secondo me, ma è solo un parere non teologico, ma di filosofia spicciola, L\’UNICA VERA ONNIPOTENZA DI DIO E\’ NELL\’AMORE che ha per l\’uomo, infinito e immutabile, per il resto forse ci piacerebbe un dio che aggiusta le cose che sfasciamo, che con un atto di imposizione della Sua volontà metta termine alle guerre alla miseria, all\’ingiustizia……ma Lui non è così, ne così lo vorrei. BARZELLETTA:" C\’era un tizio che ogni giorno pregava Dio e gli diceva< ti prego fammi vincere al totocalcio>….dopo averlo ripetuto tutti i giorni per non so quanto tempo , Dio ri spose < MASSì, MASSì, PERO\’ SCUSA…..COMPRATI ALMENO LA SCHEDINAAAAAA!!!!!>Vi abbraccio tutti :))

  14. Jole ha detto:

    PS: Dio DEVE creare, anche lucifero e hitler. Creare è l\’esito del suo essere amore . Dio ha la necessità di creare (zel: questione di atto-potenza o qlcs del genere…ehm…Aristotele? Dio=atto puro=potenza). Dio crea per necessità anche sapendo a-priori per la sua onniscienza che quella "cosa" creata gli si rivolgerà contro

  15. FrAnCeScO ha detto:

    domani vi rispondo… notte zel e notte jole… quesiti interessanti…

  16. Sabi ha detto:

    "La liberta\’ e\’ il bene piuu\’ grande che i cieli abbiano donato agli uomini", scriveva Cervantes. Anche se a volte questo dono ci e\’ scomodo. E anche per Dio e\’ un dramma la nostra liberta\’, come lo esprime genialmente Peguy:"Ho voglia, dono tentato di metter loro la mano sotto la panciaper sostenerli nella mia larga mano,come un padre che insegna a nuotare a suo filgio,nella corrente del fiume, e che e\’ diviso tra due sentimenti.Perche\’, da una parte, se lo sostiene sempre e se lo sostiene troppo,il bambino ci confidera\’ e non imparera\’ mai a nuotare.Ma anche se non lo si sostiene bene e al momento buono,quel bambino si trovera\’ a bere.Tale e\’ il mistero della liberta\’ dell\’uomo, dice Dio.E del mio governo verso di lui e della sua liberta\’.Se lo sostengo troppo, non e\’ piu\’ liberoe se non lo sostengo abbastanza, cade.Se lo sostengo troppo, espongo la sua liberta\’e se non lo sostengo abbastanza, espongo la sua salvezza:due beni in un certo senso quasi ugualmente preziosi.Perche\’ quella salvezza ha un valore infinito.Ma cosa sarebbe una salvezza che non fosse libera?"(da Peguy, "Il mistero dei santi innocenti")Cosa sarebbe un amore che non fosse libero? Costringere ad amare e\’ non amare. Come dici tu, Jole, l\’onnipotenza di Dio e\’ quella dell\’Amore, che arriva a farsi debole, a mettersi nelle mani dell\’amato. Pochi giorni fa ho incontrato due giovani fidanzati. Lui mi ha detto: "Ho preso in mio cuore e glielo ho donato a lei. Le ho detto: fanne cio\’ che vuoi". Cosi\’ ama Dio nella sua liberta\’. Anche la creazione e\’ un atto d\’amore e quindi e\’ libero. Dio non DOVEVA creare. Dio lo ha voluto, e in Lui non c\’e\’ il prima e il poi. Dio ha voluto (ha amato) e tutto esiste, nella liberta\’. Dio non ha voluto il male di Hitler. Sapeva che avrebbe potuto compierlo, come sa che ognuno di noi potrebbe fare di peggio, ma non l\’ha voluto ne\’ calcolato. Altrimenti dovremmo dire che la sua onniscienza determina cio\’ che accadra\’, e noi non siamo piu\’ liberi. Dante spiega l\’onniscienza di Dio dicendo che Dio vede le cose che accadono come da una barca si vede il fiume che scorre. Oserei dire che Dio guarda alla storia con un fremito del cuore, sperando ogni volta che quel male possibile non accada, concedendoci mille volte la sua fiducia. Dio ci ha creati liberi: Dio si e\’ fidato di noi!

  17. FrAnCeScO ha detto:

    Don:1) per quanto riguarda la questione dell\’omniscienza: il tuo esempio però si basa su un padre che ha già un figlio. Il punto è che Dio si è immaginato il mondo PRIMA DI CREARLO e nell\’esatto momento in cui lo ha immaginato, quindi PRIMA DI CREARLO, sapeva che IN QUEL MODO avrebbe causato male… il problema è A PRIORI, non a posteriori (quindi PRIMA della Creazione, non DOPO). Stando al tuo discorso Dio si sarebbe immaginato un mondo che sapeva sarebbe andato già a rotoli e lo ha creato cmq perchè o non aveva voglia di cambiare progetti o VOLEVA che la sua FUTURA creazione passasse e vivesse tutto questo.…ok zel, siamo d’accordo. Ti faccio un esempio… non so qto possa andare ma ci ho pensato un po’ su. L’onniscenza di Dio possiamo in qualche minimo modo “scimmiottarla” attraverso la conoscenza scientifica. Un uomo e una donna fanno l’amore. Cioè generano la vita. Ed è cosa buona e giusta. Nessuno dei genitori sa che ne sarà della vita dei figli anche se si sa pure che c’è la possibilità del male e che magari guardandoci in giro c’è un buon 80 per cento che lo seguano. Questo pensiero però non impedisce loro di fare l’amore e generare vita. No?!? Perché è nella natura dell’uomo. Ed è nella natura dell’uomo che è amore perché è immagine di Dio che è Amore. I figli crescono. Da atteggiamenti che solo un buon padre e una buona madre possono capire si presume che questi si drogano. E da esami scientifici si sa che si stanno gravemente ammalando. Presupporre tutto questo prima della nascita è possibile. Ma non da scuse A PRIORI ai genitori di non fare figli e o di impedirgli di nascere. Se lo applichiamo a Dio questo il quale non può non creare perché “Dio è amore” dice San Giovanni significa che pur sapendo della possibilità del male non può impedire all’amore di venire al mondo. Nella creazione e nella redenzione. Da qui si innesta perfettamente il discorso della libertà che fanno JOLE (…jole mi stavo preoccupando a nn leggerti…) e SABI ROMA (…blog onorato è la prima volta che sabina scrive nel mio blog…) il dramma di Dio è l’uomo perché costringere ad amare non è amore

  18. FrAnCeScO ha detto:

    2) per lo stipendio: l\’otto per mille c\’è solo in italia… la mia domanda era: la conferenza episcopale di ogni stato decide autonomamente come sostenere i preti (e quindi alcune danno uno stipendio fisso al mese, altre lasciano il sostentamento a cose come donazioni ecc…) o è il vaticano a fissare il modo con cui far vivere i preti? Del tipo decidere che tutti, nel mondo, prendano almeno 500 euro e poi integrino con altri sistemi di guadagno come l\’8 per mille italiano, le donazioni in francia ecc?!…circa la questione dello stipendio invece, zel, no no, il vaticano non centra niente. Cioè l\’8 per mille riguarda l\’italia e come hai detto tu ogni conferenza episcopale cerca di organizzarsi a suo modo. Ci sono parti del mondo in cui i sacerdoti vivono davvero in miseria. E vivono di provvidenza. (Ed anche in Italia era così) A volte perchè semplicemente condividono la sorte del loro popolo …povertà… a volte perchè i conflitti o le persecuzioni ai cristiani sono di impedimento quindi indipendentemente dal fatto che il popolo sia ricco o povero.

  19. Jole ha detto:

    XSabiQuando dico che Dio DEVE creare perchè ha la necessità di farlo, non intendo che Egli è sottoposto a qualcosa di contingente, altrimenti non sarebbe più Dio; Dio-Amore ha per sua stessa essenza, natura la "generazione" e la creazione e calza a pennello l\’esempio di Frà, di due che si amano e mettono al mondo dei figli senza sapere che futuro questi avrannò. E\’ nell\’essenza di Dio creare l\’universo, essere il creatore di ogni cosa comprese le leggi che ne regolano gli equilibri: è nella sua essenza generare alla vita, tutto in virtù dell\’Amore che Egli E\’. L\’Amore più è perfetto più è capace di soffrire, ed è questo il paradosso che rende Dio "imperfetto" agli occhi di un non-credente. L\’Amore è tutto un immenso paradosso che sovverte la logica umana, come del resto la stessa Croce di Cristo.

  20. skay ha detto:

    CiaoJole,felice di risentirti,un\’abbraccione!

  21. Jole ha detto:

    skayricambio:-))))))ma aspetto di incontrarti da vicino 😉

  22. Sabi ha detto:

    per Joleconcordo con quanto scrivi! Quando Dio decide di essere amore creatore, si fa egli stesso vulnerabile. Non risparmiandoci la sofferenza, non la risparmia a se stesso. La difficolta\’, o piuttosto il mistero, e\’ che questa sofferenza non e\’ una diminuzione della gioia di Dio ma una componente della dua gioia.E guardare al nostro Dio mi fa rendere conto di cio\’ che siamo chiamati a vivere noi stessi: l\’amore piu\’ grande e\’ dare la vita per coloro che amiamo. Varillon scrive che siamo chiamati a una ferma certezza nella Provvidenza di Dio, non piu\’ come colei che provvede ai nostri bisogni egocentrici, ma come colei che introduce all\’unica felicita\’ che sia degna dell\’uomo, la felicita\’ di amare e di morire per coloro che amiamo. La sofferenza viene allora superata come obiezione, e prende senso.Buonanotte a tutti, vedo che siete online!

  23. Zel ha detto:

    Scusate il ritardo ma sono sempre in uni.Allora:1) JOLE: " Dio DEVE creare"—> quindi dio non è libero ma è costretto e quindi non è onnipotente.2) Don: "non può impedire all’amore di venire al mondo"–> quindi dio è ONTGOLOGICAMENTE costritto e schiavo, anche di una cosa positiva, ma succube di una natura ineluttabile a cui non può ontologicamente sottrarsi, Al che torniamo al punto 1.3) Jole: "E\’ nell\’essenza di Dio creare l\’universo"—> qui si torna quindi alla costrizione ontologica e intrinseca che quindi schiavizza dio in una "non perfetta libertà" (se dio è tale e perfettamente onnipotente, onnisciente e libero potrebbe non sarebbe costretto a soggiogare alla propria natura ma la potrebbe "fuggire" come meglio crede). E si torna al punto 2.

  24. Jole ha detto:

    ZELCredo che ci siamo comprese perfettamente, Dio è onnipotente nell\’Amore, ma l\’amore quando è perfetto diventa "condizione" affinchè la libertà dell\’uomo sia garantita sempre. L?amore è una cosa strana….ma a me Dio piace così, non lo immagino diveersamente. L?\’amore è un legame e quanto più è stretto tanto più mette se stesso in secondo piano, decentrato rispetto all\’amato, ed è quello che Dio fa, rinuncia alla sua potenza per mettere al centro l\’uomo; l\’uomo a sua volta se accetta questo amore, fa lo stesso nei confronti di Dio. Dio ha un rapporto esclusivo con ognuno, e in un vero rapporto d\’amore nessuno dei due è al centro, ma è un dare e avere reciproco….questo è ver amore, anche se difficile da realizzarsi…te l\’ho detto: l\’amore è una strana cosa. Questo non è un discorso teologico o che ho imparato sui libri, quindi non prenderlo come vangelo,ma sono considerazioni sul MIO rapporto con Dio. Se Dio fosse onnipotenza nel senso che intendi tu, che tutto vuole e tutto ottiene, diventerei atea 😉

  25. Zel ha detto:

    Il mio discorso, invece, è squisitamente teologico… è una curiosità intrinseca agli attributi che il cristianesimo ha "imposto" a Dio: onnisciente e onnipotente. Il che, come si è visto, causa una declinazione che crea ontologiche aporie all\’interno stesso del concetto di "dio", che sono estranee alle altre religioni.

  26. Jole ha detto:

    zelhai ragione riguardo alle aporie, ce ne sono molte ma un credente (come me) ti dirà sempre che si tratta di "paradossi", come quello della Croce (Dio che muore?) Potrei spiegartene ognuna alla luce dell\’amore (per questo dico che l\’amoere è una cosa strana). L?amore sovverte ogni logica umana, ogni teologia e ogni filosofia. Il mio non era un discorso prettamente teologico, ma credo cmq i aveer espicitato un concetto teologico a parole mie. Un dio che fosse teologicamete come dici tu non potrebbe amare, cmq chiedo a Francesco di dire qlcs in merito, magari può essere più chiaro di me 🙂

  27. FrAnCeScO ha detto:

    PER ZEL E JOLE: …premesso che jole ha detto bene vorrei aggiungere che una peculiarità dell\’amore è la fedeltà. E nel caso di Dio fedeltà a se stesso (essere=ontologico=libero) e alla Sua stessa Parola. Il cristianesimo non ha imposto nulla a Dio. E\’ Dio che si è rivelato nel cristianesimo\\\\ebraismo o meglio ebraismo\\\\cristianesimo come un Dio onnipotente e onniscente. Il soggetto è Dio che si rivela all\’uomo. E nel rivelarsi illumina. Illumina nella comprensione di me e del senso della vita. Quello che dici su Dio, zel, è contraddittorio ontologicamente. Per il fatto che sn naturlamente votato all\’amore non significa che sono schiavo di me stesso; significa che sono semplicemente "io". E, non a caso, forse, Egli si fa chiama "Io Sono" …concordo con jole… se Dio nn fosse come è (torna l\’ontologia) io sarei ateo 🙂 \’notte a tutti

  28. Zel ha detto:

    Mmm… quindi la natura ontologica di dio non viene considerata limite alla sua onnipotenza?

  29. winnius ha detto:

    C iao francè!a me tutto bene anche se il tempo è poco e quindi sia per questioni di tempo che per mancanza di "ispirazione"ormai latito,quindi ho un pò abbandonato il blog.. a te tutto bene? cmq certo ho facebook, cerca "alessio padovano" e aggiungimi!;-)Cmq per quanto riguarda la domanda a inizio intervento sai che mi ha fatto riflettere?!?proprio qualche giorno fa ne parlavo con mia sorella a proposito del terremoto in Abruzzo lei diceva"un credente come vive tutto questo? come può giustificare questa sciagura?pensando che anche Dio vuole questo?" bhè io ho risposto che penso che credere non sia pretendere o pensare che Dio debba salvarci o riservarci il meglio,ma credere è affidarsi completamente a lui,trovare in lui la forza per combattere e superare le difficoltà. Forse la vera fede è quella che sa ascoltare,sa rimanere in silenzio e trovare in questa "assenza di risposte" la pace.Poco importa se Dio sia imperfetto o no,ciò che sappiamo è che noi lo siamo,la nostra storia lo è,insieme a tutto ciò che ci circonda,proprio per questo ricerchiamo un pezzetto di Eterno,di Perfezione che ci completi. O no? Ora ti saluto!a presto!!

  30. FrAnCeScO ha detto:

    PER ZEL: …no, altrimenti sarebbe una contraddizione in termini. Il limite non può essere la mia identità sarebbe contraddittorio. Anzi, la mia identità è l\’esplosione della mia potenza. Esisto perchè sono. Idem per Dio no?!? PER WINNY: ho visto che non lo stai aggiornando molto il blog… bene, ti ho aggiunto spero non aver sbagliato persona. Mi ha molto colpito la risposta che hai dato a tua sorella. ,ma credere è affidarsi completamente a lui,trovare in lui la forza per combattere e superare le difficoltà. Forse la vera fede è quella che sa ascoltare,sa rimanere in silenzio e trovare in questa "assenza di risposte" la pacela definirei eccellente… e ricalca una frase del Papa che mi piace citare spesso e che dice: "il mondo è salvato dalla pazienza di Dio e distrutto dalla impazienza degli uomini; il mondo è redento dal silenzio del Crocifisso e non dalla casciara (ndr) dei crocifissori" …il silenzio di Dio è la risposta alla nostra libertà. Per questo per il credente cristiano è importante fare il salto dal "fare" all\’essere… io devo essere il bene se voglio vivere la vita con compassione. Fare il bene mi mette su un piedistallo (perchè posso magari faccio una buona azione e se uno non può non è buono?) e non risolva nulla "anche i peccatori fanno lo stesso" dice gesù nel vangelo. Per questo ricerchiamo …dici bene… un pezzetto di perfezione che ci completi. A presto. ci aggiorniamo. Francesco

  31. Zel ha detto:

    ma questo solo nel caso di concetti "finiti": io sono perchè esisto: vero, ma sono indica limiti ben precisi.Dio non dovrebbe essere invece "indefinibile" in quanto privo di limiti?!Se invece ha una definizione (è A) si limita per forza di cosa il suo stesso essere (se è A non PUO\’ essere B) e il non potere èsarebbe indipendente dalla sua volontà, il che lo renderebbe succube di un "essere" a lui imposto e non illimitato.Nel senso: se dio è obbligato per sua stasse natura a fare determinate cose, non è libero (ma schiavo di una cosa a lui indipendente) di fare ualcos\’altro, quindi non è onnipotente nè perfettamente libero, ma anche lui legato a una natura ontologica non voluta da lui perchè a lui contingente.

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